PALTEMIO BARBETTI

Centrocampista
Nato a Roma il 25 ottobre 1989
Esordio in A: -

2002-03 LODIGIANI C2 0 0 0 0
2003-04 LODIGIANI C2 0 0 0 0
2004-05 C. LODIGIANI C2 0 0 0 0
2005-06 CISCO ROMA C2 0 0 0 0
2006-07 CISCO ROMA C2 1 0
2007-08 CISCO ROMA C2 0 0
Nov.2007 MONTEROTONDO D
2008-09 CELANO C2

(legenda)

“Allora, giornata trionfale oggi, eh?”. “Già. Ha vinto anche la Roma prima squadra, ad Udine”. A rispondere, sul piazzale di Trigoria, un ragazzo biondo con i capelli lunghi e la tuta della Cisco, che la gara del Friuli non l’aveva potuta seguire, dovendo assistere ad una ben più importante, il derby dei Giovanissimi Nazionali. La partita con la Roma, per i ragazzi del settore giovanile della Cisco, vale quasi quanto un campionato, per via di una storica rivalità tra i due club, alimentata dal fatto che, inevitabilmente, ogni tanto qualche ragazzino di talento, quando è ancora troppo piccolo per firmare il vincolo pluriennale, lascia il vivaio biancorosso e si presenta a Trigoria. Poteva capitare anche a lui, Paltemio Barbetti detto Pepo, nell’estate del 2003: la Lodigiani era appena retrocessa in serie D e, prima che si materializzassero all’orizzonte il ripescaggio in C2 ed il passaggio all’attuale proprietà, la stessa sopravvivenza del club era fortemente a rischio. Ci furono dei contatti, la Roma era interessata sia a lui che a Curcio, ma fu solo quest’ultimo ad approdare in giallorosso, trovando peraltro poca fortuna, un anno e poi via, a cercar miglior sorte a Piacenza.

Barbetti – nonostante il tifo, questione di famiglia anche se a Capena, dove vive, non è poi così comune – scelse di rimanere nella società che l’aveva accolto un paio di stagioni prima, e domenica, passato ormai negli Allievi Nazionali, con maglia numero dieci e galloni di capitano, ha guidato le operazioni dal centro del campo, ottenendo vittoria e sorpasso contro quella che poteva essere la sua squadra. Una rivincita senza alcun rimpianto, anche perché il rapporto che lo lega con la Cisco è ormai a filo doppio, specialmente da quando il fratellino Luigi – la Roma si era interessata anche a lui, poi non se ne è fatto più nulla – lo ha raggiunto nel vivaio della terza squadra della capitale. Gioca qualche metro più avanti di lui, centravanti invece di centrocampista, non è capitano ma capocannoniere, e si sta togliendo un mucchio di soddisfazioni. La più grande, forse, domenica pomeriggio, quando una sua gran botta su punizione ha infilato la barriera ed il portiere Frasca, decidendo il combattuto derby dei Giovanissimi Nazionali. Festa grande la sera a casa Barbetti: per vedere giocare Totti e compagni, ci sarà tempo anche un’altra volta. (Francesco Oddi - 23 gennaio '06)

La carriera in nazionale (figc.it)